La legge 29 aprile 2024 n. 56 di conversione del DL 19 del 02.03.2024 (cd. Decreto PNRR IV°) introduce novità importanti nei contratti di appalto, tra cui nuove responsabilità, sanzioni e Patente a punti. L’obiettivo è evitare interposizioni illecite, somministrazioni fraudolente, appalti e distacchi irregolari o fittizi, nonché prevenire situazioni di sfruttamento dei lavoratori.
Innanzitutto, i datori di lavoro, appaltatori e subappaltatori, avranno l’obbligo di applicare ai lavoratori un trattamento economico e normativo non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e nell’area strettamente connessi con l’attività oggetto dell’appalto o del subappalto (art. 29 comma 2 lettera a).

Intento evidente di tale norma è quello di evitare che il ricorso all’appalto, o al subappalto, possa determinare (come sovente avviene) disparità nei rapporti di lavoro.
Ma non solo, il secondo comma dell’art. 29 (lettera b) estende esplicitamente la responsabilità solidale del committente per le retribuzioni, i contributi previdenziali ed i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, anche alle ipotesi di utilizzazione illecita per somministrazione abusiva o in caso di appalto e di distacco illeciti.
Ancora, la legge (art. 29 comma 4) inasprisce le sanzioni amministrative e penali, prevedendo anche l’arresto o l’ammenda, per l’esercizio non autorizzato delle attività di somministrazione e delle attività di ricerca, selezione e supporto alla ricollocazione.
È importante sapere che le sanzioni colpiscono non solo di chi offre i servizi di somministrazione, ma anche il datore di lavoro che ne beneficia.
La normativa, inoltre, sanziona l’utilizzatore e il somministratore in caso di appalto e distacco privo dei requisiti di legge.
La sanzione è poi aggravata quando la somministrazione di lavoro è fraudolenta, cioè attuata con la specifica finalità di eludere norme inderogabili di legge o del contratto collettivo applicate al lavoratore.
Nel caso di impiego di lavoratori “in nero” le sanzioni indicate dal D.l. n. 12/02 (conv. da L. 73/02) sono elevate dal 20% al 30%.

Se da un lato la norma introduce e inasprisce le sanzioni nei casi di somministrazione, appalti e distacchi illeciti, dall’altro prevede regimi di favore per le imprese più virtuose in materia di tutela delle condizioni di lavoro, salute e sicurezza, come benefici normativi e contributivi.
Le aziende in regola potranno essere iscritte in Liste di conformità dell’Ispettorato, un elenco informatico consultabile pubblicamente.
Infine, dal 1° ottobre 2024 diviene obbligatoria una Patente a punti per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili; si tratta di una patente rilasciata dall’Ispettorato del Lavoro che avrà un punteggio inziale di 30 punti decurtabili in caso di violazioni di legge.
La normativa rappresenta un passo avanti rispetto al passato nella tutela dei diritti dei lavoratori.
L’applicazione del contratto collettivo più rappresentativo, il rafforzamento della responsabilità solidale del committente e l’introduzione di sanzioni più severe in caso di violazione delle norme di legge contribuiscono sicuramente a garantire condizioni di lavoro dignitose e una maggiore trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali. Inoltre, i benefici introdotti dalla Legge n. 56 del 2024 premiano le imprese che operano in modo regolare e rispettoso delle leggi, favorendo al contempo la loro crescita nel settore degli appalti.
Avv. Daniele Villa
Dott.ssa Ilaria Alvino




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